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Energia Risorse Ambiente

Nel 2009, il WWF-Belluno aveva posto, tramite un convegno, la domanda: «Differenziata o inceneritori?», a quasi un anno di distanza pone un quesito di pari attualità ed importanza: «Nucleare o energie rinnovabili?». Questo il tema analizzato martedì scorso in Auditorium da un’autorità del settore, Gianni Tamino, docente di biologia e diritto ambientale all’Università di Padova, già membro della Camera dei Deputati e del Parlamento Europeo dove si è occupato di ambiente, OGM e biotecnologie. Dunque una domanda importante che “incombe” in modo pesante sulla testa degli italiani, visto che il Governo ha deciso di costruire delle centrali nucleari, nonostante l’80 % dei votanti si sia dichiarato contrario, nel referendum del 1987. Ma al di là di questo, con molta chiarezza e “senza peli sulla lingua”, il professor Tamino ha sfatato numerosi pregiudizi spiegando con tabelle e documenti i diversi modi di produrre energia. «Non basta cercare la soluzione migliore, quella che non reca danni alla salute e all’ambiente – ha affermato nella premessa – è necessario innanzitutto migliorarne il consumo, come? tramite l’eliminazione dello spreco e l’aumento dell’efficienza energetica.»

un attento partecipante al convegno

Oggi nel mondo, il 90% dell’energia è energia fossile, ma per produrla se ne spreca molta, inoltre le sue fonti, si sa, sono destinate ad estinguersi. Altro problema è l’emissione di CO2: la Comunità Europea ha stabilito che entro il 2020 questa si deve ridurre del 20%, mentre ci dev’essere un aumento del 20% di fonti rinnovabili che in Italia rappresentano attualmente il 10%. Ma non basta, gli scienziati affermano che le percentuali devono scendere (la prima) e salire (la seconda) del 50%, «…altrimenti fra quarant’anni i cambiamenti climatici saranno drammatici.»

I numeri che il docente ha citato la dicono lunga sulla situazione “energia”, a cominciare dall’uranio disponibile da qui al suo esaurimento: una quantità tale da coprire il fabbisogno delle centrali nucleari attualmente esistenti, e quindi senza aggiungerne altre, per un tempo che comprende i prossimi quarant’anni. Al contrario l’energia, praticamente inesauribile, che il sole fornisce in un anno è mille volte superiore a quella delle complessive riserve di petrolio e se riuscissimo ad utilizzarla per un millesimo, avremmo in un anno due volte tutta l’energia che da qui al suo esaurimento può provenire dall’uranio.

Oltre i pericoli, i costi, i tempi per l’estrazione dell’uranio, la grande quantità d’acqua necessaria, rimane la grossa questione delle scorie, e Tamino ha sottolineato come la maggior parte dei paesi stiano lasciando andare ad esaurimento le loro centrali nucleari o le stiano smantellando.

il tavolo del convegno

Fra i numerosi interventi seguiti alla conferenza, un giovane del pubblico ha messo l’accento sulla comunicazione che in questi anni manca oppure viene data in modo ambiguo, ed ha portato l’esempio del governatore del Veneto che, in campagna elettorale, affermava la sua contrarietà al nucleare, mentre oggi si indica come possibile sito per la costruzione di una centrale, un territorio  in provincia di Rovigo, presso il delta del Po, zona di comprovato valore ambientale. «Peccato- ha concluso il relatore – che quando era ministro, non abbia votato contro.»

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CONVEGNO WWF

Inceneritori o differenziata?

Un’ottantina di persone ha partecipato venerdì pomeriggio (29 maggio) ad un convegno organizzato dal WWF all’Auditorium della città per un tema di grande attualità: la gestione virtuosa dei rifiuti in contrapposizione all’inceneritore.

E’ stato un pomeriggio veramente interessante… che si è protratto fino alle 21 e 30 con le persone rimaste che si accalcavano intorno ai relatori, a chiedere ancora, a dire la propria opinione…

il pubblico all'Auditorium

il pubblico all'Auditorium

Soltanto due i politici presenti: un assessore della Provincia che tuttavia non è rimasto fino alla fine ed un consigliere comunale che faceva anche da cameraman. Seppur invitati,  si è notata invece l’assenza di tutti quei candidati alla presidenza della provincia e sindaci che hanno fatto di “no inceneritori – sì raccolta differenziata spinta” la bandiera della loro campagna elettorale.

Presentati da Renata Sgarzi e Augusto De Nato del WWF, si sono alternati  al microfono: Patrizia Gentilini, oncologa ed ematologa di Forlì, Gianluigi Salvador, referente di Energia e Rifiuti e Movimento Decrescita Felice,  Stefano Triches, direttore di Servizi Ponte,  la Società che gestisce la raccolta differenziata spinta a Ponte nelle Alpi.

da sinistra Salvador, Sgarzi, Triches e Gentilini

da sinistra Salvador, Sgarzi, Triches e Gentilini

«Per trentacinque anni mi sono dedicata alle malattie oncologiche in ospedale, – ha esordito la Gentilini, –   da quando sono in pensione, mi dedico a tempo pieno al tema della salute dell’ambiente. E devo dire che i rifiuti mi hanno sconvolto la vita.»

Fa parte dell’Associazione dei Medici per l’Ambiente, però, come medico, ha precisato che già nel codice deontologico dei medici, l’articolo 5 dice che il medico è tenuto a considerare l’ambiente come fattore determinante e fondamentale  per la salute e che è tenuto a promuove una cultura tale da garantire a chi viene dopo di noi la possibilità di vita. «Se il mondo è ammalato, è impossibile pensare di mantenere la salute in un ambiente che è sempre più ammalato» ha detto e, citando uno scienziato di fama mondiale, ha aggiunto: «Le generazioni a venire non ci perdoneranno i danni che stiamo loro facendo.»

La Gentilini non appartiene a qualsivoglia partito politico, non ha alcun interesse personale in questa sua “crociata”, anzi, si definisce “trasparente e indipendente”. Da due anni viaggia da una città all’altra, tenendo conferenze, partecipando a dibattiti: «Perché – ha spiegato- quando si approfondisce la conoscenza del problema, mettendo a fuoco le implicazioni sull’ambiente, diventa assolutamente impossibile tacere, altrimenti si diventa complici dello scempio che si sta facendo della nostra salute, del nostro pianeta.  E mi sono resa conto che quello che manca è l’informazione.» E proprio per mancanza d’informazione si diffonde un sentire comune che il problema dei rifiuti sia risolvibile solamente con la discarica o con l’inceneritore.

Ha supportato le sue affermazioni con diapositive  che mostravano l’inceneritore di Brescia, affiancato dalla sua discarica di servizio: ognuno di questi impianti ne ha una. Ecco un esempio delle deleterie conseguenze dell’inceneritore: siccome ogni tonnellata di rifiuti produce 120 chili di ceneri di cui una parte molto pericolosa, in pratica ogni abitante di Brescia riceve 882 chili di ceneri all’anno.

Ha mostrato poi un bosco dove sono erano stati abbattuti gli alberi per far posto ad una discarica, e per contrastare i cattivi odori che arrivavano ad un’altezza di 500 metri si è messo in atto un diffusore di profumo… «Questa è l’Italia!» ha esclamato sconsolata.

Grafici molto efficaci, hanno dimostrato la pericolosità della diossina e altre sostanze prodotte dagli inceneritori, e come questi incidano sull’insorgere del cancro, una  malattia che recentemente è  aumentata anche nei bambini assieme ad altre malattie che li colpiscono già prima della nascita o durante l’allattamento.

L’Ordine dei Medici della sua Regione e quello dei Medici Francesi hanno chiesto una moratoria sugli inceneritori…«ma nessuno ne parla, non c’è stata alcuna eco sui media perché questi sono in mano ai gruppi di potere ed economici che hanno interessi in questi impianti.»

E mostrando una lista di lavori scientifici dove i dati sono stati mescolati e travisati in modo da giungere a conclusioni completamente contrarie, ha concluso con un’affermazione forte: «La scienza e la medicina non sono sempre al di sopra degli interessi economici e di potere!»

Ed ha proseguito: «In Italia si guadagna di più a bruciare gli escrementi delle galline, che a produrre uova, se andiamo avanti così si modificheranno geneticamente le galline affinché producano solo escrementi…non si può continuare su questa strada… bisogna tornare a lavorare col buon senso!».

A questo proposito si può vedere “Report” del 17 maggio scorso dove si parla di questo e dove si dimostra che a produrre biologicamente ci guadagnano tutti: produttori e consumatori

report

«Riflettiamo su quanto ha affermato un medico americano impegnato per la salute dell’ambiente: « Quando ti  dicono che c’è qualcosa di buono per te, di sicuro c’è qualcosa di buono per loro. L’unico che ti può garantire qualcosa di buono, sei tu stesso, quindi sveglia ragazzi! Con la salute non si scherza!»

Vi invito ad ascoltare una delle tante interviste rilasciate dalla Gentilini dove afferma che «gli inceneritori sono “un pacco”!»

Intervista

Salvador ha posto l’accento sulla raccolta differenziata, sulle relative statistiche bellunesi, sui consorzi addetti allo smaltimento (Priula, Vedelago), sulle verità degli inceneritori campani che non sono ancora partiti, ma che in realtà stanno distribuendo i rifiuti in mezza Italia, fino al territorio veronese.

Ha parlato dei pesticidi che stanno avvelenando il terreno, un veleno che ci viene restituito come malattie.

Non c’è altra soluzione che tornare a vivere in modo più armonico con la Natura, dove il precetto più importante si chiama “sobrietà” in contrapposizione con spreco, egoismo, avidità, negligenza, menefreghismo…

Quali i passi da fare?

Responsabilizzare ogni individuo per la raccolta differenziata spinta nei modi giusti, (ogni problema risolto a monte è molto più economico che risolverlo a valle);

tariffa puntuale: si paga in proporzione a quello che si produce;

sistema informativo territoriale per implementare i sistemi di controllo che comprendono la mappatura degli edifici e delle industrie;

passaggio al “porta a porta” in tutti i Comuni;

riuso dei contenitori attraverso la cauzione e il vuoto a rendere.

Il metodo omogeneo e capillare in tutta la Provincia, che porta ad un minimo di rifiuti, è il sistema più sicuro per tener lontano il sorgere di inceneritori.

Ed ha concluso definendo i cassonetti a calotta, chiamati ironicamente “slot machine”, una trovata costosissima (2 mila euro!), ma molto stupida… e c’è da credergli viste le conseguenze immediate che si stanno verificando nel centro storico della Città dove sono stati posizionati da appena un paio di settimane: i sacchetti sono abbandonati attorno e sopra gli stessi, mentre quelli riservati all’umido sono spesso straripanti di sacchetti, ma l’umido è una minoranza.

nuovi cassonetti

nuovi cassonetti

Gli  obiettivi proposti e in seguito raggiunti: ridurre la produzione dei rifiuti; aumentare la raccolta differenziata; diminuire i costi del servizio che ormai diventavano sempre più alti; togliere i rifiuti dalle strade; far pagare in base ai rifiuti prodotti; evitare di costruire inceneritori o nuove discariche.

 

 

Infine, ha preso la parola Triches, direttore di Ponte Servizi, un ente costituito espressamente per condurre la differenziata porta a porta, un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale

Capillare è stato il coinvolgimento di tutti gli abitanti della zona, le associazioni di categoria, gli amministratori di condominio, le scuole di ogni ordine e grado con visite guidate ai consorzi di smaltimento, le industrie della zona. Sono stati distribuiti i contenitori studiati in modo diverso a seconda della vastità dell’appartamento (per i più piccoli ci sono i contenitori impilabili), il composter, assieme all’opuscolo “Differenziamoli” e l’eco-calendario. Ogni contenitore contiene un microcip che l’operatore legge durante la raccolta ed ha la possibilità di segnalare all’interessato se la raccolta non è fatta a norma. Dopo i primi avvertimenti, se persiste il comportamento scorretto, scatta la multa. C’è attenzione anche ai rifiuti particolari come i pannolini e i pannoloni per non penalizzare le famiglie interessate. L’Ecocentro aperto due anni fa accoglie, separa e manda alla discarica ciò che non si può riciclare. Dal 22% di raccolta differenziata, in circa due anni si è arrivati ad oltre l’83% (marzo 2009) e la quantità di rifiuto secco pro capite è diminuita di dieci volte con una riduzione di costo per le famiglie del 10% e in qualche caso del 40%. «I risultati esemplari sono dovuti ad una collaborazione tra le istituzioni e la gente – afferma Triches – ma molte altre cose sono cambiate: le piazzole dei cassonetti e delle campane sono state restituite al verde pubblico, i cittadini sono soddisfatti e stanno cambiando alcune abitudini, come quella di acquistare i prodotti senza imballaggi, di preferire quelli sfusi ed evitare le borse di plastica.»

A breve partirà la campagna “Porta la sporta” per incentivare questa buona abitudine.

Del resto, dal 1° gennaio 2010, a seguito della Direttiva europea sugli imballaggi, diremo addio ai sacchetti di plastica che molti utilizzano tutti i giorni per la spesa e acquisti in genere, poiché non sarà più possibile utilizzare il polimero (il materiale con cui sono realizzati i sacchetti).

Ma Ponte nelle Alpi non si ferma qui, c’è la volontà di migliorare ancora la percentuale del differenziato e di trasformare l’esperienza in un laboratorio come modello eco compatibile, per tutti quei Comuni che desiderino imitarne l’eccellenza.

Ogni relazione ha suscitato molto interesse fra il pubblico, e quella di Triches ha sollecitato delle domande:

1) Nella campagna d’informazione avete tenuto conto degli stranieri? Come avete comunicato con loro?

2) Nelle mense scolastiche si usano le stoviglie di plastica?

3) Avete riscontrato un aumento di rifiuti abbandonati a bordo strada o altri luoghi?

4) Ponte Servizi è una società comunale che un piccolo comune riesce a mantenere economicamente…

Ecco le risposte di Triches:

1)      Abbiamo fornito degli opuscoli con la traduzione, ma non ci sono stati grossi problemi; abbiamo intenzione comunque di approfondire questa tematica per fornire un mezzo di comunicazione sempre più efficace.

2)      Per quanto riguarda le scuole, si usano le stoviglie normali che vengono lavate. Abbiamo solo due mense aziendali che utilizzano piatti di plastica, ma abbiamo verificato che è un tipo di plastica che, anche se sporca, viene recuperata nel centro di Vedelago.

Lavoriamo in armonia con le associazioni che promuovono sagre, feste… indicando il modo di differenziare e queste, se seguono correttamente le indicazioni, godono di un servizio  gratuito. A breve istituiremo anche un premio per le associazioni virtuose.

3)  Questa è una delle obiezioni che ci venivano fatte nelle serate informative. Non abbiamo notato un aumento. Tanto è vero che nelle due giornate ecologiche condotte assieme alla protezione civile, lungo il Piave, nei prati o boschi,  sono stati trovati rifiuti molto vecchi. I furbi ci sono sempre, ma non lo sono abbastanza, perché all’interno del sacchetto si trovano sempre indizi che riconducono al responsabile, che si becca la multa. Ma è un fenomeno che non incide sul buon funzionamento del sistema.

4)      E’ una società s.r.l. però il capitale della società è comunale. Incide poco sul bilancio del Comune: delle circa 20 persone impiegate, la metà fa parte del Comune, quindi non si è fatto che spostare lo stipendio da una voce all’altra; non c’è  consiglio di amministrazione, né menager e io lavoro par- time. Ci vuole un impegno quotidiano al servizio della gente, ma i costi sono contenuti e i risultati si vedono.

Libri consigliati:

“Ecoballe” di Paolo Rabitti.

“L’anticasta – l’Italia che funziona”  di Marco Boschini e Michele Dotti.




AGGIORNATO ALLA RIUNIONE DEL 4 APRILE 2009

Consiglio di prenotare la semina dei prodotti prescelti in modo che il coltivatore possa programmarsi e che voi possiate avere al momento opportuno la quantità di ortaggi/frutta desiderata.

CAPOQUADRO IVANO telefono 3938047440: miele prodotto nella zona di Barp di Sedico.

CAPPELLETTO MAURIZIO e RECH ROSANNA tel. 043983822; 3205672835

e-mail mauriziocappelletto@yahoo.it

Patate di 6 tipi, cappuccio tondo (per cottura) e a cuor di bue (per insalata), verze, fagioli, mais dolce, cipolle bianche, gialle, tropea, scalogno prodotti a Seren del Grappa seguendo il protocollo de “La Fiorita”. Possibilità di conservare i vostri ortaggi acquistati presso le loro cantine, in luogo fresco e buio.

GERLENDA ALBERTA tel. 3492222943; e-mail egherlenda@libero.it

Fagioli, fagiolini, pomodori da insalata, melanzane, cavoli cappucci, verze, zucchine, cetrioli, radicchio (tipo Chioggia) coltivati in v. Caleipo, 185 – Castion.

HELBLING WILLY tel. 3483230054,

Frutti di bosco, fagioli di Lamon e gialet, piante orticole in genere, prodotti presso “La Marassota” a Maras di Sospirolo.

PIAZ CRISTINA tel. 3471278784; e-mail cripiaz@gmail.com

Uova, radicchi, insalata regina dei ghiacci, cetrioli, zucchine, zucche marine di Chioggia, prugne, fichi, nespole, kaki, mele.

STULFA ALESSANDRO mandare un sms al 3479922645; e-mail ale@stulfa.it

Fagioli Lamon I.G.P. (canalino e spagnolit), mais sponcio e marano, pomodoro da insalata e da conserva, prodotti a Sorriva di Sovramonte e Castoi. Produttore inserito con la campanula d’argento nella Carta Qualità del Parco delle Dolomiti Bellunesi.

TESSAROTTO MARINA tel. 0437296261

Mele e prugne prodotte in via Col di Salce, 123 – Belluno

TURATTI GILBERTO E MARCO  per acquisti contattare Marco De Salvador 3403950785

Miele certificato prodotto a Valpiana di Limana. Info e-mail api@biodolomiti.it

VEDANA LILIA tel. 0437915464

Fagioli Lamon I.G.P., patate, fagiolini, zucchine, frutti di bosco, mele, kaki, prugne, mais per polenta, noci e nocciole coltivati in via Col del Vin, 63 – Bes – Belluno

 

 

 

MERCATINO DI NATALE A BES

ARCA – BES

L’ARCA – BES

ricordando l’amico Luciano,

organizza  il  tradizionale

MERCATINO DI NATALE
a favore dell’Associazione Onlus Cucchini

Domenica 14 dicembre 2008 dalle ore 13.30

La strada dei presepi da Bes (piazzale degli autobus) vi condurrà a Col del Vin dove è allestito il mercatino:

qui troverete dolci, frittelle, brulè, pomi cotti, oggetti di vero artigianato locale.

Alle ore 15.00 i bambini canteranno le canzoni di Natale

Alle ore 16.00 l’Associazione Onlus Cucchini spiegherà le sue finalità e i suoi progetti

Il mercatino è realizzato con l’aiuto della Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi

Il  mercatino  di  Bes    Edizione  2007

Il mercatino di Bes Edizione 2007

Incontro sui G.A.S.

Sabato 15 novembre, una ventina di persone ha partecipato ad un incontro sui G.A.S. (Gruppi d’Acquisto Solidale), tenuto nella saletta del Bar Centrale di Bes.

 

l'incontro a Bes

l'incontro a Bes

Lo scopo era quello di divulgare la conoscenza di questo metodo di fare la spesa e di condividere con altri gruppi gli obiettivi del movimento.

Cristina Piaz e Marco De Salvador hanno illustrato il regolamento, soffermandosi su quelli che sono i punti più importanti di questa iniziativa cui aderiscono sempre più persone.
Per chi volesse rivedere i principi su cui si fondano i G.A.S. e le norme che li regolano, può entrare in questo link

Pdf del progetto

Per consultare il listino dei prezzi delle merci:  Listino1  Listino2

Si trovano altre notizie e i contatti cui rivolgersi per effettuare gli acquisti nel sito GRILLIBELLUNO

Durante l’incontro è intervenuta Cristina Gherlenda, presidente dell’ARCA di Bes, Associazione Ricerche Culturali Ambientali di Bes: «In poche parole– ha affermato Cristina – siamo un gruppo di persone impegnato in attività che valorizzano il territorio sotto diversi punti di vista e che ha sempre cercato il collegamento con altre Associazioni.»

«Ci siamo messi in contatto con i G.A.S. attraverso Cristina Piaz, perché qualche mese fa abbiamo cominciato a parlare di rifiuti. Con lo scopo di ridurne o eliminarne il più possibile, abbiamo individuato varie norme fra cui quella di fare acquisti in maniera intelligente, rivolgendosi ai “gas” e a chi produce nel territorio.»
Molti sono i collegamenti che si sono via via sviluppati, ma alla base c’è un principio che ispira questi comportamenti: la sobrietà, cioè uno stile di vita ispirato all’ecologia e alla solidarietà. Per questo ritengo sia necessario avviare un approfondimento culturale… (per esempio capire come funziona il commercio equo e solidale.)
Durante la settimana delle sostenibilità, si è visto che l’assessore all’ambiente di Ponte nelle Alpi è molto sensibile a questi problemi e potrebbe essere una persona autorevole cui rivolgersi per promuovere degli incontri informativi.»
Sono intervenuti poi i produttori che hanno parlato della loro esperienza durante la passata estate e del rapporto con gli acquirenti.

In occasione del mercatino di Natale che si terrà domenica 14 dicembre, nella piazzetta di Bes – Col del Vin, sarà possibile acquistare prodotti messi a disposizione dei locali coltivatori (patate, mele, nocciole, ecc.)
Un nuovo nominativo si è aggiunto agli agricoltori disponibili a cedere parte del loro raccolto: la signora Renata De Bona che abita a Faverga il cui numero telefonico è 0437 926031.

 

REPORT

Domenica scorsa (30 novembre) è andato in onda l’ultimo numero di Report:
si è parlato di argomenti interessanti (come sempre); le inchieste hanno approfondito fenomeni di cui abbiamo parlato o accennato anche noi nelle riunioni dell’ARCA:

la moria delle api, l’uso di pesticidi, le soluzioni alternative, la produzione agricola e alimentare col metodo biologico e infine si è parlato proprio di G.A.S.

Chi l’avesse perso o volesse rivederlo, può cliccare qui

Il mistero del tetrapack

Durante la settimana di sostenibilità che si è svolta a Ponte nelle Alpi dal 29 settembre al 5 ottobre, si è parlato anche di riciclaggio dei rifiuti.

La responsabile del Centro di Vedelago ha affermato che il tetrapack non si può recuperare perchè è impossibile separare i materiali di cui è composto.tetra

L’affermazione ci è sembrata in contraddizione con le istruzioni distribuite in occasione della “differenziata spinta”, avviata a Belluno qualche anno fa.

Per avere una spiegazione chiara e definitiva, abbiamo posto il quesito a Bruno Cargnel, direttore della Multibel.

Questa è stata la sua risposta:

«La lavorazione del tetrapak
presenta effettivamente qualche problema tecnico (specie per il film di polietilene, che trattiene anche una certa quantità di parte fibrosa in cellulosa) quando la quantità di poliaccoppiati nella carta da macero conferita supera una certa proporzione, all’incirca il 5%.

Ci sono dei comprensori che conferiscono intere partite di solo tetrapak, in quanto la convenzione con Comieco lo consente, e in questi casi il prodotto non può essere lavorato tutto assieme.

Ma Belluno, mi rassicurano alla cartiera, sta abbondantemente entro le percentuali consentite dai processi degli impianti di S. Giustina e conferisce un prodotto di buona qualità.

Possiamo dunque continuare a conferire i contenitori in poliaccoppiato a base cellulosica nelle campane della carta presenti sul territorio comunale.

Altri Comuni vicini, es. Sedico, danno indicazione ai cittadini di conferire il tetrapak nel secco in quanto non convenzionati Comieco. Una bella “babele”, una delle tante…»

DA PONTE NELLE ALPI


“Settimana della sostenibilità sociale economica e ambientale”

Mercoledì 1 ottobre, si sono incontrati i rappresentanti di alcuni Gruppi d’Acquisto Solidale ( fra i quali anche “Arcabes”)  nella Biblioteca di Ponte nelle Alpi per conoscersi e scambiarsi le esperienze.

Fra qualche mese ci si incontrerà di nuovo per fare il punto della situazione e per  far conoscere e divulgare la pratica del G.A.S.

Dal  Corriere delle Alpi di giovedì 2 ottobre

Scrive Cristina Piaz:

«Vi segnalo  che venerdì 5 settembre, alle ore 21, presso il
Palazzo dei Servizi di Sedico, avrà luogo la proiezione di un dvd di
Stefano Montanari riguardante la dannosità delle nanoparticelle.
Queste sono prodotte da inceneritori, cementerie e filtri anti
particolato (FAP). Poichè i giornali locali parlano dell’eventualità di
costruire un inceneritore nel territorio bellunese, prima che ci cada
questa tegola in testa, è bene essere informati di cosa significhi avere
un impianto del genere nelle vicinanze di casa.»

NEWS

Formaggio caprino.

Per tutti coloro che preferiscono acquistare generi alimentari biologici direttamente dal produttore, c’è una nuova proposta:

A Sois, in Via Bios, n° 13, Andrea Da Ros (Telefono: 0437 296850) produce formaggio di capra con il latte delle sue trenta capre che alleva.

Dopo un’esperienza di lavorazione del formaggio presso la Latteria di Tisoi, il giovane, che sta completando i suoi studi in Agraria, ha deciso di sperimentare la produzione del formaggio di capra.

Al momento dispone di qualche formaggetta stagionata. Per quelle fresche bisognerà attendere la primavera con la nuova produzione.

Distributori di latte

Un’altra buona notizia è che i distributori di latte fresco si stanno moltiplicando. Il primo è stato quello di Cencenighe, ne è seguito un altro a Trichiana ed ora altri due stanno per sorgere in un sol giorno.

Ecco la notizia riportata dal Gazzettino di oggi (3 settembre 2008):

«Giovedì mattina alle 10 si inaugurerà un distributore di latte fresco nel nuovo negozio-panificio al piano terra, fronte strada, del Centro commerciale di Salce, e un altro, un’ora dopo, al supermercato Mega alla Veneggia.

Si tratta di latte non trattato, raffreddato e conservato a una temperatura massima di +4. Costa 1 euro al litro (+30 cent nel caso in cui lo si volesse già imbottigliato). Il distributore tiene 100 litri, ma quando ne restano 20 un sms avvisa l’imprenditore che è ora di rifornirlo. «In ogni caso – assicura Da Rold – ogni giorno verrà sostituito con quello di giornata.»

Sotto la guida di Anna Maria: Antonia, Donatella, Gianna, Katia, Lilia, Marina, Marna, Mariella e Teresa, armate di buona volontà e voglia di essere “produttive” si sono date appuntamento un sabato pomeriggio di fine luglio a casa di Cristina per lavorare le zucchine prodotte con una certa abbondanza negli orti.

si taglia e si cuoce

si taglia e si cuoce

E’ stato un pomeriggio molto piacevole: tutte le partecipanti ancora una volta hanno apprezzato il piacere di stare insieme oltre alla soddisfazione di creare qualcosa di genuino per la mensa; c’è stato anche uno scambio di informazioni e di ricette… intanto, uno accanto all’altro, i vasetti delle zucchine in agro dolce si allineavano sulla tavola.

si prende nota della ricetta

si prende nota della ricetta

Bisognerà aspettare almeno un mese prima di poter assaggiare questo prodotto casalingo, ma sicuramente sarà buonissimo.

Da più parti è venuto l’auspicio di ripetere l’esperienza, magari per altre produzioni casalinghe: sottaceti, conserva di pomodoro, marmellata, torte e biscotti…